mercoledì 26 dicembre 2012

Giorno 200 e 27.

Non è che il pupo è malato. Il pupo le ha tutte!
Ha la scarlattina, un'orrida tosse che non lo lascia dormire in santa pace e, ciliegina sulla torta, l'acetone.
No perchè se cominciano le vacanze, o se stai per partire per le ferie o anche solo se domani è sabato, stai sicuro che tuo figlio, o in questo caso il mio, si ammala!

Sono stati giorni di festa col malato.
Tutto ciò che doveva avere una facciata di spirito o sensore natalizio, è stata spazzata via dalla febbre e dal vomito del nano!
Allora ditelo che se fai figli la tua vita si rovescia così velocemente e radicalmente che manco un cazzutissimo Natale non sarà più un Natale tutto datteri e lucine ma un Natale straccio e scoppettone a raccogliere vomito dal pavimento... e dalla mamma! No perchè il divertente è che quando vomita cerca me e se mi va bene mi vomita sulle scarpe!

CAZZOOOOOOOOOOOOOOO!!!

Evvia il Natale!
Come mi faceva notare stamattina Sandra, noi cominciamo a parlare di natale, di decorazioni e regali, ad agosto, poi arrivate al dunque, ci ritroviamo ad odiare il Natale, la falsità della gente che ti fa gli auguri e l'obbligo non scritto a dover mangiare con gente che vedi quel giorno e poi mai più! Per fortuna questo non è il mio caso: il pranzo di Natale da spunto a me, mia madre e mia sorella di ridere dei miei suoceri almeno fino a San Valentino!!!

Io quest'anno ho scelto di fare gli auguri solo alle persone alle quali tengo veramente.
Ho chiamato 4/5 persone e poi ciao! Il resto non importa.
Forse il Grinch si è impossessato di me o forse, più semplicmente, mi sono tolta la maglietta dell'ipocrisia e ho fatto quello che diceva il mio cuore!
FANCULO!!!

... arrivando al bello del Natale, che dire: la mia mamma mi ha regalato il robot da cucina con planetaria della Kenwood... un aggeggione super mega fichissimo che a breve metterò alla prova!
I bambini, cioè Vomitino, Anna e Corrado, sono stati felicissimi sei loro regali e avevano la stessa smania e lo stesso sprint che avevo io alla loro età. La voglia irrefrenabile di scartare a manetta i regali e la stessa faccia da culo nel dire "grazie nonna per lo stock di mutande da 20 che mi hai regalato"!!!.
Mio marito (cioè io) mi sono regalata la biografia di Robbie Williams e me la sto pian pianino gustando.


Non è "La divina commedia" ne tanto meno "Le memorie di Adriano" della Yourcenar, ma è bello scoprire che la vita del tuo cantante preferito, al successo da 20 anni, non è stata tutta rose e fiori, anzi piuttosto tutta droghe e alcool fin dai tempi in cui ti tappezzavi la stanza con i suoi poster.
FORTE! FICO!

Domani si torna al lavoro, ufficio semi deserto. Ci sarà da ridere.

A domani per un altro girono felice.
Paola


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